L'articolo sviluppa il tema della responsabilità etica del counselor all'interno del processo di counseling, distinguendo tra deontologia e atteggiamento etico. Il codice deontologico, con le sue norme a salvaguardia dei confini e della protezione del cliente e del professionista, pur costituendo un riferimento importante, non rappresenta per l'autrice di per sé condizione sufficiente per una pratica etica del Counseling. Sono soprattutto i principi morali, i valori etici, ad ispirare la pratica professionale e a tradursi in un atteggiamento etico trasversale a tutto il processo di counseling. L'articolo prende in esame dal punto di vista etico le varie fasi del counseling, concludendo con l'invito ad una lettura etica della relazione tra processo dell'intervento e "guadagno" del cliente.